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Bacheca informatica a cura dei delegati R.S.U. - FP CGIL del Comune di Voghera

DELEGAZIONE TRATTANTE DEL 29.11.2012

La presente sintesi, ad opera di alcuni delegati RSU, è stata redatta al fine di rendere partecipi i colleghi lavoratori del Comune di Voghera del lavoro svolto.

Sono presenti:
-        per la parte pubblica: Segretario Generale Dott.ssa Battaglio; Dirigente Settore Affari Generali e Risorse Umane Avv. Codevilla; Dott.ssa Muselli; Dirigente Settore Servizi Finanziari Dott.ssa Filippi; Dott. Serra;
-        per la RSU: Ricci; Falciano; Fortunato; Tarditi; Deambrosi; Forni; Tarlocco; Bertotti; Bianchini.
-        per le OO.SS.: Galantucci; Cassinari; Poggi; Bazzea; Giuliano.

Ordine del giorno: ipotesi del nuovo Contratto Collettivo Decentrato Integrativo.

Il Segretario Generale apre la discussione facendo consegnare una nuova copia di bozza di CCDI.
Consegna inoltre un elenco con le risorse destinate ai vari istituti oggetto del presente contratto decentrato.

In sintesi le novità di questa versione del CCDI sono le seguenti:

TURNAZIONI e REPERIBILITA’: tornano questi articoli, peraltro già previsti nel CCDI vigente.

Per quanto riguarda la reperibilità si apre un discorso a parte per gli operai.

La parte pubblica comunica che gli operai che aderissero in maniera volontaria alla reperibilità, potrebbero recuperare le cifre perse con la revisione delle indennità, prestando la reperibilità un giorno festivo al mese (nel caso che tutti partecipino alla reperibilità).

La RSU fa’ presente che alla recente assemblea gli operai hanno dato parere contrario all’ipotesi di un aggravio lavorativo allo scopo di mantenere lo stesso livello retributivo.

I rappresentanti sindacali suggeriscono l’introduzione di un progetto adeguatamente retribuito finalizzato a migliorare i servizi svolti dagli operai.

Si rimanda l’argomento in attesa di verificare l’ipotesi del progetto sopra citato da presentare ai lavoratori operai in assemblea.

INDENNITA’ PER SPECIFICHE RESPONSABILITA’: vengono presentate le schede di valutazione.
Cassinari chiede una revisione delle schede di valutazione della categoria D e delle categorie B e C.

Nodo dolente sarà la revisione delle indennità. Alla nostra richiesta di presentare una simulazione di quali indennità percepiranno i dipendenti, ci è stato risposto che tale lavoro è stato fatto ma che non sarà divulgato per non creare allarmismo tra i dipendenti e che comunque l’individuazione dei dipendenti cui spetteranno le indennità sarà effettuata dai Dirigenti.

Galantucci: sostiene che non era necessario cambiare completamente il vigente contratto, ma che era sufficiente adeguarlo alla normativa sopraggiunta. Quindi se permarranno disposizioni per noi inaccettabili, meglio sarebbe lasciare le cose come stanno.

Bazzea: chiede il ripristino dell’indennità di rischio per i lavoratori della Polizia Locale e condivide quanto appena dichiarato dalla Galantucci.

Per quanto riguarda il comparto della Polizia Locale è stata avanzata la richiesta del riconoscimento dell’indennità di rischio, possibilità avallata dalla Dott.ssa Codevilla nella precedente trattante,  sebbene sottoposta a vincoli di effettiva esposizione al rischio.
Al fine di non far ricadere il prelievo della indennità di rischio nella parte variabile a disposizione di tutti i dipendenti si è richiesto alla Dott.ssa Filippi di valutare la possibilità di spostare dal “208” la cifra  corrispondente all’indennità di cui si parla ed inserirla nella parte variabile da cui successivamente potrebbe essere possibile riconoscere il rischio al comparto di vigilanza. In tal modo non verrebbe  pregiudicato l’ammontare della produttività  riconosciuto agli altri dipendenti comunali.
La Dott.ssa Filippi informa i partecipanti alla trattante che avrebbe effettuato verifiche sulla possibilità tecnica di quanto richiesto, l’esito sarà comunicato alla coordinatrice della RSU Fortunato Giuseppina.

RISORSE DESTINATE ALL’EROGAZIONE DEL COMPENSO PREMIALE: la controparte pubblica porta a conoscenza i presenti della cifra che probabilmente sarà destinata a questo istituto che ammonta a €. 95.000,00 circa.

Si prosegue discutendo delle varie ed eventuali:

La RSU chiede delle spettanze ai componenti Ufficio censimento.

Risposta: Il provvedimento presentato in Giunta comunale è stato rimandato ad una prossima seduta.

La Dott.ssa Filippi comunica le date dei prossimi pagamenti degli stipendi anno 2012:
-        12 Dicembre pagamento tredicesima;
-        27 Dicembre pagamento stipendio.

Vista l’ora tarda si decide di terminare la riunione rinviando la discussione delle ulteriori problematiche inerenti il nuovo CCDI alla prossima delegazione trattante prevista per il giorno MERCOLEDI 19 DICEMBRE 2012 alle ore 14,30.
(RINVIATA POI A GIOVEDI 20 ALLE ORE 15,00)

Il delegato RSU: Mario Tarlocco
con la collaborazione di Claudio Tarditi

La Coordinatrice RSU: Giuseppina Fortunato

Ritenuta del 2,5% e TFR


Protocollo n.733/U-FP 2012
Roma 26/11/2012
 
Alle Segreterie Regionali FPCGIL
Alle Segreterie Territoriali FPCGIL
Dopo tante discussioni sugli effetti dell'articolo 12, comma 10, del DL 78/2010 che, ricordiamo, modificava le modalità di calcolo dei trattamenti di fine servizio, siamo giunti, dopo la sentenza della Corte costituzionale, al decreto legge 185/2012.
Con tale ultimo decreto viene abrogata, con effetto retroattivo, la norma del DL 78 e, correttamente e contestualmente, vengono salvaguardati i diritti di coloro che, usciti dal lavoro nel corso del 2011 o 2012, hanno percepito importi di TFS inferiori o superiori a quello spettante per effetto dell'applicazione del suddetto articolo 12, comma 10. Coloro che hanno ricevuto importi maggiori a quelli spettanti non dovranno restituire niente, mentre quelli che hanno percepito importi inferiori riceveranno il differenziale e ciò avverrà con provvedimenti d'ufficio (attenzione ai termini di prescrizione!).
 
Sostanzialmente con l'abrogazione del comma 10 (pur anche nella dovuta attesa della conversione in legge del decreto) il TFS ritorna ad essere calcolato nella sua interezza, non più su quote ( prima quota sulle anzianità contributive maturate al 31/12/2010, seconda quota con accantonamenti determinati annualmente a partire dal 2012), con le regole ante Dl 78/2010, ovvero:
SSN e AALL
Indennità Premio di Servizio (IPS) = Retribuzione utile ultimo anno/15*80%*numero anni contribuzione
Statali (Ministeri, Ag. Fiscali, Pcm, ecc)
Indennità di buonuscita (IBU) = Retribuzione utile ultimo anno/12*80%*numero anni contribuzione
Enti pubblici non economici
Indennità di anzianità = Retribuzione utile ultimo anno/12*numero anni servizio utile.

È utile rammentare che tali regole valgono per i lavoratori già in servizio al 31/12/2000.
Diversamente, per i lavoratori pubblici (in regime di contrattualizzazione del rapporto di lavoro) assunti a partire dal 1/1/2001 vige il regime del Trattamento di fine rapporto (TFR) determinato sulla base di accantonamenti annuali, applicando alla retribuzione utile una aliquota del 6,91%, rivalutati annualmente sulla base della somma di un indice fisso dell'1,5% e di un indice variabile pari al 75% dell'inflazione rilevata nell'anno di rivalutazione.

Da alcune parti ancora viene posta la questione della ritenuta del 2,5%.
 
Dato per inteso che, ad eccezione dei lavoratori degli enti pubblici non economici, la ritenuta contributiva del 2,5% è dovuta da tutti i lavoratori in regime di TFS (Trattamento di fine servizio: IPS e IBU).
 
Più articolato è il ragionamento per tutti i lavoratori pubblici contrattualizzati e assunti dal 1° gennaio 2001 in poi che sono in regime di TFR e si trovano sulla busta paga una ritenuta del 2,5%.

Per essi la regolamentazione per la gestione del trattamento economico consegue all'applicazione dell'articolo 6 dell'Accordo Quadro del 29/7/1999 recepito nel DPCM del 20/12/1999.

Accordo Quadro e DPCM che regolano in modo figurativo la ritenuta del 2,5% per coloro che, assunti a decorrere dal 1/1/2001, sono in regime di TFR.
 
Altrettanto vale per coloro che, in regime di TFS, optano per il regime TFR (per questi tale condizione si verifica con l'adesione ai Fondi di previdenza complementare di riferimento: Perseo per SSN e Regioni e AALL; SIRIO per Ministeri, Ag. Fiscali, Enti pubblici non economici, Cnel, Enac, Università e Ricerca).
 
Come è noto, per i lavoratori in regime di TFR l'ammontare degli accantonamenti annuali il Codice civile lo pone integralmente a carico del datore di lavoro e nella stessa ottica si pone l'articolo 6 dell'Accordo Quadro del 29/7/1999; accordo che, ricordiamo, si applica ai lavoratori pubblici contrattualizzati.
 
L'accordo si pone il problema del differente imponibile fiscale che si andrebbe a generare fra due lavoratori di pari qualifica di cui uno in regime di TFS, per il quale vige l'obbligo del contributo previdenziale del 2,5%, e l'altro in regime di TFR per il quale non vige a tal fine nessun obbligo contributivo.
 
La soluzione prevista nell'accordo è stata che, al fine di uniformare l'imponibile fiscale con chi in regime di TFS subisce la ritenuta del 2,5%, nel caso dei lavoratori in regime di TFR anziché ridurre il trattamento economico di riferimento gli venga operata in modo figurativo una ritenuta del 2,5%.
 
È quindi sulla base di tale presupposto che anche i lavoratori in regime di TFR trovano nel loro cedolino stipendiale una ritenuta del 2,5%, ma come detto si tratta di un meccanismo di tipo figurativo relativo sia al trattamento economico di riferimento che alla ritenuta stessa.
 
La scelta dell'accordo di mantenere comunque il trattamento economico di riferimento senza alcuna riduzione è stata operata in ragione di non determinare un danno ai fini pensionistici; a tal fine il calcolo dei contributi pensionistici viene effettuato sulla retribuzione di riferimento senza riduzione alcuna.
 
In conclusione:
  • per i lavoratori in regime di TFS vige l'obbligo del contributo previdenziale del 2,5%;

  • per i lavoratori in regime di TFR (assunti post 31/12/2000) il prelievo del 2,5% è regolato dall 'Accordo Quadro del 29/7/1999 e si basa su un metodo figurativo e pertanto, allo stato dei fatti, nessuno deve chiedere alcuna restituzione.
Per quanto riguarda i lavoratori in regime di TFR si può dire che si tratta di un sistema articolato; ma è un sistema che, fra un lavoratore in regime di TFS e un lavoratore in regime di TFR a parità di inquadramento economico, evita vi sia un diverso imponibile fiscale (da reddito da lavoro) e quindi un diverso reddito netto.

Fraterni saluti

p. Dipartimento Previdenza p. Segreteria Nazionale FPCGIL
il Coordinatore nazionale il Segretario Nazionale
(V. Di Biasi) (F. Fratini)

VERBALE riunione RSU del 23.11.2012

Presso sala riunioni Settore LL.PP. dalle ore 14,00 alle ore 15,30 circa.

Presenti: Tarditi, Zuffi, Falciano, Deambrosi, Forni, Fortunato, Bertotti, Ricci, Tarlocco.

La Coordinatrice Giuseppina Fortunato raccoglie le conclusioni a cui si è giunti nelle assemblee sindacali del personale della Polizia Locale svolta in data 16.11.2012 e degli Operai in data 19.11.2012, al fine di raggiungere un atteggiamento unitario sulla bozza di Contratto Collettivo Decentrato Integrativo.
Per quanto riguarda il tema delle indennità previste nell’ipotesi di CCDI in esame in questi giorni, gli Agenti chiedono che si ritorni al CCDI attualmente in vigore, ripristinando le indennità in esso contenute.
Non di meno gli operai chiedono che le stesse indennità percepite col CCDI in vigore, restino anche nel nuovo contratto decentrato.

Si concorda che alla delegazione trattante prevista per il giorno 29 Novembre alle ore 14,30, avente all’ordine del giorno il proseguimento della discussione sull’approvazione del nuovo Contratto Collettivo Decentrato Integrativo, si chiederà alla controparte pubblica quanto segue:
1)    una simulazione delle varie indennità che verranno percepite dai lavoratori del nostro Comune, al fine di chiarire le spettanze per ogni dipendente;
2)    le risorse destinate all’erogazione del compenso premiale (produttività);
3)    riduzione delle risorse destinate alle retribuzioni di posizione e di risultato destinate ai titolari delle Posizioni Organizzative;
4)    chiarimenti sulla soppressione degli articoli presenti nel CCDI vigente relativi le turnazioni dei lavoratori della Polizia Locale e Asili Nido e la reperibilità del personale servizi Messi e Polizia Locale e, di conseguenza, delle relative indennità previste nel vecchio CCDI vigente.

Inoltre si chiederà:
5)    un’ulteriore verifica e sollecitazione delle spettanze ai componenti Ufficio censimento;
6)    la predisposizione del tavolo tecnico promesso per verificare le richieste di modifica orario di lavoro raccolte dai Delegati RSU (ed eventuale introduzione banca ore).

Infine la Coordinatrice comunica che la collega Di Matteo sarà presente ad una prossima riunione RSU per presentare il lavoro svolto dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, al fine di una fattibile collaborazione sugli aspetti lavorativi inerenti i dipendenti comunali.

Il Delegato verbalizzante:
(Mario Tarlocco)
 
La Coordinatrice RSU:
(Giuseppina Fortunato)