Manovra: CGIL, 25 giugno SCIOPERO GENERALE
24 giugno 2010 alle 18:15:00.
Indirizzo sito : www.cgil.it
Astensione dal lavoro di 4 ore per i lavoratori dei settori privati e dell'intera giornata per quelli pubblici. Previste manifestazioni regionali e nei territori.
PER LA LOMBARDIA LO SCIOPERO E' DI 8 ORE CON MANIFESTAZIONE REGIONALE A MILANO:
Concentramento alle ore 9 ai Bastioni di Porta Venezia, in corteo fino a Piazza del Duomo.
testo iniziale
Bacheca informatica a cura dei delegati R.S.U. - FP CGIL del Comune di Voghera
Sciopero Generale 24 giugno
Manovra: CGIL, 25 giugno SCIOPERO GENERALE
24 giugno 2010 alle 18:15:00.
Indirizzo sito : www.cgil.it
Astensione dal lavoro di 4 ore per i lavoratori dei settori privati e dell'intera giornata per quelli pubblici. Previste manifestazioni regionali e nei territori.
PER LA LOMBARDIA LO SCIOPERO E' DI 8 ORE CON MANIFESTAZIONE REGIONALE A MILANO:
Concentramento alle ore 9 ai Bastioni di Porta Venezia, in corteo fino a Piazza del Duomo.
POVERI "PIEGATI COMUNALI"
Sulla base dei testi conosciuti fino ad oggi, elenchiamo i PUNTI SALIENTI della manovra relativi al lavoro pubblico e agli enti locali:
a) per gli anni dal 2010 al 2013 le retribuzioni complessive, compreso il salario accessorio non possono superare quelle del 2009
Questo significa non solo il mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali del triennio 2010/2013, ma anche il blocco della contrattazione integrativa dal 2009 sulla quale era già intervenuto con tagli pesanti il DL 112/2008.
E’ evidente il blocco sostanziale dell’applicazione della cosiddetta Riforma brunetta nel sistema dei premi x fasce e nella disdetta dei contratti integrativi vigenti.
b) i rinnovi contrattuali relativi al biennio 2008/2009 non possono prevedere aumenti superiori al 3,2%
Si rischia un effetto retroattivo che potrebbe riguardare tutti i contratti collettivi già firmati ed in particolare quelli dei dipendenti degli enti locali e della sanità che prevedono risorse aggiuntive.
c) blocco del rinnovo dei contratti triennali 2010/2013, come conseguenti all’Accordo Separato del 22.1.2009
In base a quell’accordo separato il valore economico era pari a non meno di 7 miliardi; viene confermata l’Indennità di vacanza contrattuale (10 euro) e quindi alla manovra occorrerebbe aggiungere i 5.5 miliardi di euro non stanziati per il rinnovo contrattuale come contributo richiesto ai lavoratori pubblici.
d) taglio delle retribuzioni per i dipendenti pubblici (dirigenti, professionisti, medici etc.) pari al 5% fino a 90.000 e del 10% sopra i 130.000
e) riduzione del 50% della spesa del 2009 per contratti a tempo determinato, cocco, interinali etc.
Con questa misura, che non riguarda la Scuola, si riduce pesantemente la spesa per tutti i contratti “flessibili” che riguardano lavoratori o collaboratori delle amministrazioni pubbliche il cui posto di lavoro o la cui fonte di reddito viene pesantemente messa in discussione (1 ogni 2). Secondo i dati del Conto Annuale della Ragioneria Generale nel 2008 questi lavoratori sarebbero non meno di 210.000 unità.
f) estensione del limite delle assunzioni
Continua anche per il 2013 e il 2014 il regime della sostituzione limitata del turn-over con evidenti ricadute non solo per le amministrazioni, ma anche per la stabilizzazione dei lavoratori precari in possesso dei requisiti di legge.
g) riduzione delle finestre per il pensionamento
h) accelerazione aumento età pensionabile lavoratrici pubbliche
i) sulle liquidazioni del Pubblico Impiego:
2 ipotesi: a) congelamento al 31.12 2010 e tfr dall’1.1.2011; b) spalmatura in 3 anni da una certa cifra in su;
l) tagli pesanti (circa 5.5 miliardi) per gli enti locali; e tagli di almeno 4.2 miliardi per le regioni
Ambedue queste misure avranno ripercussioni sui servizi alle persone ed alle imprese a partire dalla sanità e dall’assistenza.
ELETTA ROSSANA DETTORI ALLA SEGRETERIA DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Maggio 2010: Rossana Dettori e' il nuovo segretario generale della Fp, il sindacato dei lavoratori pubblici della Cgil. Il direttivo dell'organizzazione l'ha eletta a conclusione dei tre giorni del congresso di Sorrento: su 176 aventi diritto, 170 sono stati i votanti, 133 i favorevoli, 27 i contrari, 9 gli astenuti e una scheda bianca. La 53enne sarda prende cosi' il posto di Carlo Podda alla guida della federazione, la prima della Cgil per numero di iscritti (400 mila).
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Sentenza contro il decreto Brunetta
April 2010 - Una prima sentenza contro il decreto Brunetta
E’ stata emessa una importante sentenza da parte del tribunale di Torino – sezione Lavoro - con la quale si condanna per comportamento antisindacale la Direzione Regionale dell’INPS che, in aperta violazione delle norme contrattuali, era venuta meno agli obblighi di relazioni sindacali, nonché di divieto di assunzione di iniziative unilaterali su materie che erano oggetto di confronto.
La rilevanza della sentenza consiste nel fatto che l’INPS aveva dichiarato che “tali disposizioni non sono più applicabili a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 150/2009 ed in particolare degli articoli che prevedono il passaggio di materie, già sottoposte al sistema di relazioni sindacali previsto dai CCNL, alla competenza unilaterale ed esclusiva delle amministrazioni, salvo l’informazione ove prevista”.
Sostiene il giudice che invece che la locuzione "le norme del presente decreto si applicano alla tornata successiva a quella in corso" dichiara la illegittimità delle decisioni assunte dall’INPS.
La sentenza, la prima conosciuta, entra in una materia che si presta a interpretazioni le più difformi e sulla quale il Dipartimento della Funzione Pubblica ha in preparazione da mesi una direttiva e soprattutto riguarda un’amministrazione come l’INPS presente su tutto il territorio nazionale.
Il tema è quello della relazione tra i contratti collettivi nazionali vigenti, la norma di cui all’art.65 del D.Lgs. 150/2009 relativa ai contratti integrativi e le misure immediatamente applicabili a seguito dell’entrata in vigore del decreto stesso.
La nostra opinione è che solo dall’1.1.2011 o 1.1. 2012 ed in presenza di nuovi contratti collettivi nazionali potranno essere modificate le norme oggi vigenti facendo salve le diverse autonomie istituzionali/costituzionali e funzionali che oggi caratterizzano molte delle pubbliche amministrazioni. Altre soluzioni produrrebbero un inaccettabile ed illegittimo effetto retroattivo al decreto Brunetta rendendo illegittimi gli istituti contrattuali oggi vigenti.
E’ stata emessa una importante sentenza da parte del tribunale di Torino – sezione Lavoro - con la quale si condanna per comportamento antisindacale la Direzione Regionale dell’INPS che, in aperta violazione delle norme contrattuali, era venuta meno agli obblighi di relazioni sindacali, nonché di divieto di assunzione di iniziative unilaterali su materie che erano oggetto di confronto.
La rilevanza della sentenza consiste nel fatto che l’INPS aveva dichiarato che “tali disposizioni non sono più applicabili a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 150/2009 ed in particolare degli articoli che prevedono il passaggio di materie, già sottoposte al sistema di relazioni sindacali previsto dai CCNL, alla competenza unilaterale ed esclusiva delle amministrazioni, salvo l’informazione ove prevista”.
Sostiene il giudice che invece che la locuzione "le norme del presente decreto si applicano alla tornata successiva a quella in corso" dichiara la illegittimità delle decisioni assunte dall’INPS.
La sentenza, la prima conosciuta, entra in una materia che si presta a interpretazioni le più difformi e sulla quale il Dipartimento della Funzione Pubblica ha in preparazione da mesi una direttiva e soprattutto riguarda un’amministrazione come l’INPS presente su tutto il territorio nazionale.
Il tema è quello della relazione tra i contratti collettivi nazionali vigenti, la norma di cui all’art.65 del D.Lgs. 150/2009 relativa ai contratti integrativi e le misure immediatamente applicabili a seguito dell’entrata in vigore del decreto stesso.
La nostra opinione è che solo dall’1.1.2011 o 1.1. 2012 ed in presenza di nuovi contratti collettivi nazionali potranno essere modificate le norme oggi vigenti facendo salve le diverse autonomie istituzionali/costituzionali e funzionali che oggi caratterizzano molte delle pubbliche amministrazioni. Altre soluzioni produrrebbero un inaccettabile ed illegittimo effetto retroattivo al decreto Brunetta rendendo illegittimi gli istituti contrattuali oggi vigenti.
Asili nido: pubblico è meglio
8 February 2010
Comunicato Stampa di Ugo Gallo, Coordinatore Comparto Autonomie Locali FP CGIL
Il TG1 delle ore 20,00 del 3 febbraio, con nostra sorpresa, ha mandato in onda un'inchiesta effettuata sugli asili nido privati, un'inchiesta interessante, nella quale si è delineato uno scenario inquietante: bambini parcheggiati in luoghi che non rispettano le garanzie minime di vivibilità e sicurezza, lavoratori e lavoratrici insufficienti, cioè che non garantiscono il rapporto uno a sei, con tipologie contrattuali per lo più precarie o senza contratto.
Questo è un esempio plastico di come si trasformano i servizi connessi al welfare (ma non solo quelli), quando sono gestiti da chi si propone come obiettivo principale il profitto, da chi pensa unicamente di trarre guadagno da modelli sociali che subordinano la qualità della vita al processo produttivo, per cui non si praticano politiche di inclusione sociale, ma si pretende sempre più repressione.
Il servizio del TG 1 deve essere sfuggito dal controllo delle notizie secondo le quali il lavoro pubblico è sintomo di inefficienza e le lavoratrici ed i lavoratori pubblici sono il covo del fannullonismo; quando si esce dalla propaganda e si entra nel merito, la verità delle cose e le dinamiche reali diventano evidenti, anche per chi non vuol vedere.
Roma, 4 Febbraio 2010
Nuove fasce orarie di reperibilità per malattia
2 February 2010 -
N.B.: I NUOVI ORARI DI REPERIBILITA' PER LE VISITE MEDICHE FISCALI AVRANNO DECORRENZA DA GIOVEDI' 4 FEBBRAIO 2010 ! !
Il ministro Brunetta ha stabilito le nuove fasce orarie di reperibilità per le visite mediche di controllo dei dipendenti pubblici con un decreto che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2010 (Dpcm 18 dicembre 2009, n. 206, “determinazione delle fasce orarie di reperibilità per i pubblici dipendenti in caso di assenza di malattia”).
Ecco le parti più salienti del contenuto:
“Art. 1 (Fasce orarie di reperibilità)
1. In caso di assenza per malattia, le fasce di reperibilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi.
Art. 2 (Esclusioni dall’obbligo di reperibilità)
1. Sono esclusi dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i dipendenti per i quali l’assenza è etiologicamente riconducibile ad una delle seguenti circostanze:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) infortuni sul lavoro;
c) malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;
d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta;
2. Sono altresì esclusi i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.”
Continua, in questo modo, la persecuzione nei confronti dei dipendenti pubblici. Ripetiamo ancora una volta che non ha alcun senso differenziare le fasce di reperibilità dei lavoratori pubblici rispetto a quelle dei lavoratori privati.
L’unico, vero, risultato, è la propaganda politica, che fortunatamente negli ultimi mesi attira sempre meno l’attenzione di cittadini e media.
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